Molte trasformazioni sono avvenute a Roma negli ultimi due decenni, con la crisi della pubblica amministrazione, delle partecipazioni pubbliche e della spesa pubblica, il motore tradizionale di crescita della città.
È proprio per fronteggiare queste dinamiche che nel 1993 con la prima giunta Rutelli nasceva il cosiddetto “Modello Roma”, cioè un processo di cambiamento strutturale basato sull’economia della conoscenza e orientato verso le nuove tecnologie, il turismo di massa, la finanza, i servizi avanzati, l’audiovisivo, la cultura e la ricerca.
In effetti, i risultati sono stati positivi – almeno fino allo scoppio della crisi economica – in termini di crescita del PIL, reddito pro capite e flussi turistici, compensando il minore ruolo pubblico.