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Elezioni politiche 2022 a Roma con i nuovi collegi. L’analisi di #mapparoma

di Keti Lelo, Salvatore Monni, Federico Tomassi

Quali candidati vinceranno le prossime elezioni politiche a Roma? Sulla base dell’esito delle elezioni precedenti, la nostra stima è per il centrosinistra un collegio sicuro e 2 possibili alla Camera, mentre il centrodestra ne otterrebbe 3 sicuri e uno possibile alla Camera più uno sicuro al Senato e altri 2 possibili.

Come arriviamo a questa stima? Il territorio comunale di Roma è suddiviso in 7 collegi uninominali alla Camera e in 3 al Senato, oltre rispettivamente a 3 e 1 plurinominali, di cui non ci occupiamo in questa analisi. I collegi uninominali in cui passa un solo candidato, quello che prende più voti, sono il cuore della sfida elettorale anche se rappresentano solo un terzo degli eletti. L’analisi dei voti nelle precedenti elezioni permette di capire quali collegi saranno molto probabilmente vinti dal centrosinistra o dal centrodestra, e quali invece sono effettivamente contesi e contendibili. I collegi sono ritagliati secondo i confini dei municipi, tranne l’VIII che è diviso in due [1], mentre in 3 di essi alla Camera e in uno al Senato sono compresi anche i territori dei comuni di Ciampino, Fiumicino e Pomezia.

(clicca sull’immagine per ingrandire – per il Municipio VIII vedi nota in fondo)

Il riferimento più recenti, le comunali 2021 quando è stato eletto sindaco Gualtieri, mostrano una situazione variegata alla Camera (ovviamente coi dati del solo comune di Roma). Un ampio vantaggio del centrosinistra sul centrodestra è solo nel collegio Camera 1 dove è candidato Ciani contro Spena (municipi I, II e parte dell’VIII), pari a 8 punti percentuali, ma dove Azione e Italia Viva erano praticamente pari al centrosinistra grazie al grande successo ottenuto da Calenda (che stavolta candida la ministra Bonetti e non è affatto detto possa replicare quel risultato in elezioni a carattere nazionale). In altri due casi, i collegi Camera 4 (municipi VII e parte dell’VIII più Ciampino) e Camera 6 (municipi XI e XII più Fiumicino), il vantaggio del centrosinistra è debole (tra 1 e 3 punti percentuali) e può facilmente essere ribaltato da una dinamica favorevole al centrodestra a livello nazionale: qui sono candidati rispettivamente Morassut e Mancini contro Bellucci e Ciocchetti. Nel collegio Camera 2 (municipi III e IV), dove è candidato Foschi contro Matone, è il centrodestra a essere lievemente in vantaggio (meno di 2 punti percentuali). Negli altri 3 il centrodestra è invece in netta superiorità tra 9 e 12 punti percentuali: si tratta dei collegi Camera 3 (municipi V e VI), 5 (IX e X più Pomezia) e 7 (XIII, XIV e XV), dove sono candidati rispettivamente Muroni, Prestipino e Romano contro Rampelli, Battiolocchio e Freni. Al Senato la situazione è di vantaggio per il centrodestra ovunque, ma di pochissimo nel collegio Senato 2 (municipi I, II, parte dell’VIII, XI, XII, XIII, XIV e XV) con Bonino contro Mennuni (e Calenda per Azione e Italia Viva a poca distanza), di 3 punti percentuali nel collegio Senato 4 (municipi VII, parte dell’VIII, IX e X più Ciampino e Fiumicino) con Cirinnà contro Mieli, e di ben 7 punti nel collegio Senato 3 (municipi III, IV, V e VI) con Catarci contro Bongiorno. Prendendo per buone queste stime, senza contare i comuni dell’hinterland dove comunque il centrodestra è più forte, avremmo il risultato da cui siamo partiti.

(clicca sull’immagine per ingrandire – alla Camera 2018 i voti di LeU sono sommati al centrosinistra)

Le elezioni europee 2019 mostrano un quadro molto simile, con le uniche differenze nei collegi più contendibili, il Camera 2 dove il centrosinistra aveva un lievissimo vantaggio e il Camera 6 dove era invece il centrodestra a stare di poco sopra, mentre al Senato 2 risultava un discreto vantaggio per il centrosinistra. Andando ancora indietro, alle ultime elezioni politiche 2018, le stime appaiono paragonabili a quelle delle europee se aggiungiamo ai voti del centrosinistra quelli per la sinistra di LeU che si presentava da sola, con un vantaggio netto nel collegio Camera 1 e buono in Camera 2 e 4 e Senato 2, mentre il Camera 6 e il Senato 4 erano in parità e gli altri appannaggio del centrodestra. Lo stesso giorno, però, le elezioni regionali 2018 mostrano al contrario una totale prevalenza per il centrosinistra in ogni collegio, trainata dal grande risultato ottenuto da Zingaretti come candidato presidente, e persino il Camera 3 registrava una sostanziale parità col centrodestra.

(clicca sulle immagini per ingrandire)

[1] Nei collegi Camera 1 e Senato 2 le zone urbanistiche Ostiense, Valco San Paolo e Garbatella; nei collegi Camera 4 e Senato 4 le restanti zone urbanistiche Navigatori, Tormarancia, Tre Fontane, Grottaperfetta, Appia Antica nord e sud.



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