in Valbruzzi M. (cur.), L’Italia sovranista e la sfida all’Europa. Le elezioni europee ed amministrative 2019, Istituto Cattaneo, Bologna: 222-229.
Le elezioni europee del 26 maggio hanno segnato in tutta Italia il grande successo della Lega, e anche Roma non ha fatto eccezione, dando al partito di Salvini percentuali persino superiori al 40% nei quartieri esterni al Grande raccordo anulare (Gra). C’è stato quindi uno spostamento di voti dal M5s (e anche dal resto del centrodestra) verso la Lega, con una contemporanea ripresa del Partito democratico senza, tuttavia, un riequilibrio del suo consenso tra fasce urbane centrali e periferiche.
La geografia politica romana è in parte cambiata di nuovo rispetto ai precedenti appuntamenti elettorali, e come per le elezioni politiche e regionali oltre alle mappe del voto mostreremo anche altre figure per approfondire l’analisi mettendo in luce le differenze tra fasce urbane. I votanti sono stati 1.125.858, per un’affluenza del 49%; un dato bassissimo e inferiore non solo al 2018 ma anche a tutte le elezioni europee precedenti: per la prima volta (a parte un paio di ballottaggi) meno della metà degli elettori romani si è recata ai seggi.