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#mapparoma5 – Gli anziani in centro, i giovani fuori dal Raccordo

di Keti Lelo, Salvatore Monni, Federico Tomassi
2016

Nella quinta #mapparoma il GRA divide una “terra dei giovani” – caratterizzata da bassi indici di occupazione del suolo nonché bassi livelli di accessibilità alle reti di trasporto pubblico e alle funzioni urbane – rispetto alla città consolidata, con un’elevata quota di persone anziane. Fermo restando il fatto che Roma ha una struttura urbana monocentrica, per cui indici di edificazione e densità della popolazione diminuiscono progressivamente con l’aumento della distanza dal centro, l’elevata percentuale di popolazione giovane nella periferia più lontana, in maniera del tutto analoga alla presenza significativa dei nuclei familiari sopra i quattro componenti, fa pensare a un fenomeno di espulsione dalla città consolidata di persone giovani, presumibilmente sotto-occupate o precarie, a causa degli elevati costi di acquisto e affitto delle abitazioni.

La mappa sulla sinistra mostra la quota di popolazione residente con età inferiore a 30 anni rispetto al totale dei residenti nelle zone urbanistiche (nel complesso circa 720mila romani). Si nota ancora una volta la contrapposizione tra i quartieri centrali e semicentrali come Testaccio, XX Settembre, Villaggio Olimpico, San Lorenzo ed Eroi, che hanno una quota di popolazione giovane intorno al 22%, e i quartieri periferici, dove la percentuale è ben maggiore. In particolare, i quartieri del quadrante est (Sant’Alessandro, Lunghezza, Borghesiana, San Vittorino, Barcaccia), sud (Vallerano Castel di Leva e Porta Medaglia) e nord-ovest (Santa Maria della Pietà) raggiungono valori intorno al 34-35%, con uno scarto fino a 13 punti percentuali rispetto ai quartieri centrali.

La mappa a destra mostra invece la quota di anziani con più di 65 anni rispetto al totale dei residenti nelle zone urbanistiche (in totale 570mila residenti). I valori più elevati si trovano prevalentemente nella periferia storica a nord (Val Melaina e Conca d’Oro), sud (Don Bosco e Valco San Paolo) e ovest (Eroi, Aurelio Nord e Pineto) con picchi intorno al 29-30%. I valori più bassi si registrano invece nelle zone di recente urbanizzazione a cavallo del GRA, soprattutto nella periferia orientale: Omo (6%), Magliana (a ovest, 8%), Sant’Alessandro (8,5%), Acqua Vergine e Barcaccia (9%).

La presenza di “due città” evidenziata nelle mappe viene ulteriormente confermata se si guarda all’età media (negli open data scaricabili). Fino a 13-14 anni è infatti lo scarto tra l’età media dei residenti nelle periferie storiche di Pineto, Aurelio Nord, Villaggio Olimpico ed Eroi (49) e quella nei nuovi insediamenti di Magliana (35), Acqua Vergine, Sant’Alessandro, Omo e Barcaccia (36): una differenza non solo anagrafica ma anche e soprattutto sociale.

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