Per il terzo anno consecutivo il Ministero dell’Economia e delle finanze, sulla base delle dichiarazioni presentate all’Agenzia delle entrate, ha pubblicato i redditi percepiti dai cittadini italiani nel 2021 e dichiarati nel 2022. Con uno sguardo speciale ai dati su Roma, questa nuova #mapparoma42 è la terza della serie “il reddito dei romani” e segue le #mapparoma32 e #mapparoma37 dove sono stati analizzati i redditi percepiti nel 2019 e 2020.
Il dataset contiene in formato aperto il numero di contribuenti, la fonte prevalente del reddito (lavoro dipendente, pensioni, fabbricati, lavoro autonomo, imprenditori, partecipazioni societarie), le imposte versate (Irpef e addizionali), le classi di reddito. Sono inoltre disponibili, come nelle precedenti annualità, un rapporto statistico a cura del MEF e una nota metodologica che contribuiscono a chiarire i dati esistenti e alcune problematiche.
I contribuenti sono suddivisi non solo per comune ma anche, nelle grandi città, per il codice di avviamento postale (Cap) di residenza, consentendoci quindi un confronto a livello sub-comunale per tre anni a cavallo della pandemia da Covid-19. Per i 41,5 milioni di contribuenti che hanno presentato nel 2021 la dichiarazione Irpef, in leggero aumento rispetto al 2020 (+0,8), il reddito medio in Italia è di 22.540 euro (+4,5% rispetto all’anno precedente), mentre nel Lazio è un po’ superiore, con 24.350 euro.
Le grandi città mostrano generalmente una situazione economica migliore rispetto alla media nazionale, ma è notevole anche nel 2021 il distacco di Milano dalle altre grandi città italiane, decisamente la metropoli più ricca con poco più̀ di 37mila euro. Come nel 2019 e nel 2020 Bologna è seconda con circa 29.500, e poi al terzo posto ancora una volta Roma con 28.600 euro, a poca distanza da Firenze (27.600) e Torino (quasi 27mila). Con valori più̀ bassi seguono Genova e Venezia (24-25mila) e infine le città del sud, ossia Bari (23.400), Napoli (22.600) e Palermo (21.850).
Rispetto al 2020, con il lockdown e il pesante impatto economico della pandemia su consumi, investimenti e turismo, tutte le grandi città hanno visto un miglioramento del reddito medio, ma spicca la forte crescita di Milano di oltre 2000 euro. Nelle altre città del centro-nord l’aumento è stato compreso tra 1250 euro a Genova e poco meno di 1100 a Roma, che è sesta in questa graduatoria. Più basso l’incremento al sud e a Venezia (che probabilmente ha scontato la ripresa ancora debole del turismo nel 2021), tra 740 e 920 euro.

Approfondiamo le dinamiche interne alla Capitale, partendo anche quest’anno dalle “sette Rome“. Rimane grande la distanza tra la città ricca e storica, con un reddito complessivo medio rispettivamente di oltre 46mila e quasi 43mila euro, e il resto di Roma: la città compatta e dell’automobile con circa 27mila, ovvero in linea con la media romana, mentre la città del disagio e la città-campagna si fermano intorno a 21-22mila, ai livelli di Napoli e Palermo.
Rispetto al 2020 è proprio la città ricca ad aver maggiormente incrementato il proprio reddito (+1376 euro), seguita a distanza dalla città storica (+701) e dell’automobile (+642), mentre la città del disagio è quella con il miglioramento più basso (+484). Rispetto al 2020 tutte le città presentano un miglioramento, ma i dati evidenziano come la forbice tra la città ricca e la città del disagio si sia allargata di quasi mille euro con la ripresa economica del 2021.
Andando ancora maggiormente nel dettaglio, tra i Cap di Roma nel 2021 il reddito medio per contribuente (mappa in alto a sinistra) come nel 2019 e 2020 si conferma maggiore nel I e II Municipio, in particolare Parioli (00197) con 72mila euro e Quirinale-Spagna-XX Settembre (00187) con 67mila, seguiti con 59mila da Pinciano-Trieste (00198) e Centro Storico (00186), e con 56mila da Prati-Borgo (00193). Tutti i primi Cap in classifica appartengono alla città storica o alla città ricca.

Allo stesso modo, non è sorprendente che anche per il 2021, come nel 2020 e 2019, il reddito medio più basso sia tipico della città del disagio, con i nuclei di case popolari e le borgate ex abusive: sono ancora una volta i due Cap che coprono gran parte del VI Municipio (00133 e 00132, comprese Tor Bella Monaca e Ponte di Nona) ad avere la peggiore performance con un valore di circa 19mila euro [2]. Anche nel 2021 il terz’ultimo risultato è di Centocelle sud-Alessandrino (00172) mentre Acilia nord-Dragona (00126) è quart’ultimo e inverte la posizione con Centocelle nord-Quarticciolo (00171), con circa 20.500 euro entrambi.
L’indice di concentrazione del reddito lordo, calcolato utilizzando la formula di Gini per classi di contribuenti [3] (mappa in basso a sinistra) è praticamente uguale al 2020 (0,495) e continua a mostrare una forte correlazione con i redditi più̀ elevati. Nella città storica e nella città ricca dove il reddito lordo è maggiore, è anche concentrato in modo diseguale, e viceversa nella città del disagio dove il reddito lordo è minore, questo è distribuito in maniera più̀ equa tra i residenti. L’indice di Gini più̀ alto è infatti 0,66 nel Centro Storico (00186), seguito da Quirinale-Spagna-XX Settembre (00187) con 0,63, che scalza Parioli (00197) con 0,62 dalla seconda posizione. Il valore minimo (0,38) è invece in molti quartieri popolari della periferia est: Torrespaccata-Torre Maura (00169), Borghesiana-Castelverde-Ponte di Nona (00132), Settecamini-Casal Monastero (00131).
Tra il 2020 e il 2021 il reddito complessivo medio è variato sia in termini percentuali rispetto alla media di Roma (mappa in alto a destra), sia in valore assoluto (mappa in basso a destra). Particolarmente interessante, e meritevole di ulteriori approfondimenti, il caso del Centro Storico (00186), che nel 2020 con un aumento di 1900 euro del reddito medio rispetto al 2019 registrava la migliore performance, mentre quest’anno con una diminuzione di 718 euro rispetto al 2020 presenta la peggiore variazione. San Paolo (00145) è l’unico altro caso di diminuzione del reddito medio rispetto allo scorso anno, con -149. Per il resto tutte variazioni positive, da quelle più alte a Parioli (00197) con +3089 e Fleming-Tor di Quinto (00191) con +2742, a quelle più basse di Acilia sud-Malafede (00125) con +199 e Morena–Centroni (00118) con +225.
Note
[1] La popolazione dei Cap è molto variabile, dai 105mila residenti delle Torri (00133, dove rientra gran parte del VI Municipio con Tor Bella Monaca, Torre Angela, Torrenova, Torre Gaia, Tor Vergata, Giardinetti, Villaggio Breda, Fontana Candida, Passo Lombardo) agli 8mila di Prati- Borgo (00193).
[2] Il Cap 00119 di Ostia Antica, dove risulta un reddito medio estremamente basso pari a 16.400 euro, è escluso dall’analisi perché i dati riportati nel dataset MEF in tutte e tre le annualità non appaiono affidabili e coerenti, con 29.700 contribuenti che dichiarano redditi a fronte di soli 10.600 residenti.
[3] Un grazie particolare alla Prof.ssa Marilena Barbieri che ci ha aiutato a rivedere le stime dell’indice di concentrazione del reddito lordo, calcolato utilizzando la formula di Gini per classi di contribuenti.

n = numero di classi
p = frequenza cumulata di unità
q = quota cumulata di reddito
Fonte: elaborazione su dati MEF – Dichiarazioni dei redditi 2021