I dati anagrafici comunali aggiornati a dicembre 2016 permettono di mostrare le mappe delle zone urbanistiche romane secondo lo stato civile dei residenti, che appare fortemente polarizzato secondo le caratteristiche socio-economiche e demografiche dei quartieri. Presentiamo qui le mappe relative ai coniugati, ai celibi e alle nubili, ai divorziati e alle unioni civili, mentre i vedovi non sono mostrati poiché in gran parte coincidenti con la distribuzione dei residenti più anziani. Va tuttavia tenuto conto che non sono disponibili dati sulle convivenze di fatto, e quindi le coppie non sposate sono ricomprese tra celibi e nubili, sovrastimando così il loro numero.
In valore assoluto i coniugati e i celibi/nubili ammontano a valori molto simili, circa 1.280.000 residenti (pari per entrambi i gruppi a poco meno del 45% della popolazione totale); i vedovi sono 202mila (7%), i divorziati 106mila (meno del 4%) e gli uniti civilmente 431 (solo lo 0,01%). I dati sulle unioni civili per le coppie dello stesso sesso sono pubblicati per la prima volta quest’anno dall’anagrafe comunale, a seguito della legge approvata nel 2016 e attuata a Roma a partire dal mese di settembre, e rappresentano quindi una novità assoluta mostrata in anteprima da #mapparoma.
I celibi e le nubili (mappa in alto a sinistra), che come detto comprendono anche i conviventi di fatto, sono particolarmente concentrati in due aree della città agli antipodi: sia nelle zone più centrali (dove sono numerose le famiglie con un solo componente) che in quelle più periferiche (dove al contrario sono diffuse le famiglie con figli e quindi i giovani che vivono ancora con i genitori). I quartieri con la maggiore incidenza sono infatti quelli del I e II Municipio (Centro Storico 57%, Trastevere 55,5%, Esquilino 52,5%, San Lorenzo 52%, Celio 51%), insieme a quelli a ridosso o fuori dal GRA nei quadranti est (Omo 56,5%, Acqua Vergine 51%), ovest (Magliana 56%), sud (Tor Fiscale 52%) e nord (Grotta Rossa Ovest 52%). La minore incidenza si registra invece con il 40-41% nelle aree intermedie della periferia storica e anulare, in particolare a sud (Grottaperfetta, Cecchignola e Laurentino), est (Casilino, Tiburtino Sud, Torrespaccata, Gordiani, Appio-Claudio, Osteria del Curato e Don Bosco) e ovest (Pineto e Portuense).
Per i coniugati (mappa in alto a destra) vale una polarizzazione più tradizionale tra centro e periferie, poiché i valori minori sono tipici dei quartieri della città all’interno dell’anello ferroviario, mentre i valori maggiori si riscontrano nelle zone prossime ed esterne al GRA, e anche al suo interno nel quadrante est, dove sono più diffuse le famiglie con figli. Come è normale attendersi, al contrario della distribuzione di celibi e nubili, la zona con la maggiore percentuale di coniugati è Grottaperfetta (51%), seguita con il 48-49% da Cecchignola e Porta Medaglia a sud; Morena, Osteria del Curato e Barcaccia a sud-est; Tiburtino Sud, Casilino, La Rustica e Casal de’ Pazzi a est; Santa Maria di Galeria e Casalotti a nord-ovest, Palocco a sud-ovest. Analogamente, le zone con le minori percentuali di coniugati sono Centro Storico e Trastevere (35%), seguite dal resto del I e II Municipio (San Lorenzo, Testaccio, Villaggio Olimpico ed Esquilino con il 37-38%) insieme a Omo (37%) e Magliana (38%).
I vedovi (non mostrati in mappa) coincidono in gran parte con i residenti più anziani, essendo più numerosi nella periferia storica a est (Torrespaccata 11,5%, Don Bosco, Gordiani e Appio-Claudio 10%), nord (Tufello e Villaggio Olimpico 10,5%), sud (Valco San Paolo 10%) e ovest (Aurelio Nord e Pineto 9,5%), mentre sono molto pochi in prossimità del GRA nelle zone di nuovo insediamento a Magliana (2,2%), Omo (2,7%), Acqua Vergine (3%), Barcaccia e Sant’Alessandro (3,2%), Vallerano Castel di Leva e Ponte Galeria (3,7%) e Lucrezia Romana (3,8%).
La distribuzione dei divorziati (mappa in basso a sinistra) è molto particolare, in quanto i valori più elevati coincidono con la zone benestanti del centro e di Roma nord, probabilmente perché la rottura del matrimonio ha un costo (a cominciare dalla necessità di due alloggi invece che uno solo, oltre al mantenimento del coniuge) che è più facile da sostenere per le famiglie del ceto medio-alto, soprattutto nelle fasi di crisi economica. La maggiore incidenza di divorziati si registra infatti nel I, II e XV Municipio a Testaccio (5,6%), Villaggio Olimpico (5,3%), Acquatraversa (5,1%), Trastevere (5%), Della Vittoria e Tor di Quinto (4,9%), Flaminio (4,8%), XX Settembre (4,6%), Medaglie d’Oro e Parioli (4,5%), oltre a Monte Sacro nel III, Tre Fontane nel IX e Infernetto nel X (4,5-4,7%), con l’unica eccezione di un quartiere popolare come Tufello sempre nel III (4,5%). La minore incidenza si registra al contrario con il 2,5-2,7% nelle zone prossime o esterne al GRA di Borghesiana, Settecamini, Barcaccia, Casilino, Acqua Vergine e La Rustica a est, Santa Maria di Galeria, Fidene, Prima Porta e Santa Cornelia a nord, Porta Medaglia a sud.
Infine, i nuovi dati sulle unioni civili per le coppie dello stesso sesso (mappa in basso a destra) permettono di capire le prime tendenze di questo fenomeno, sebbene con numeri per ora molto bassi riferiti a poco più di 3 mesi, tanto che nella mappa sono mostrate solo le zone con almeno 4 residenti uniti civilmente. L’utilizzo più frequente di questa nuova opportunità viene registrato nei quartieri più centrali, spesso abitati da un ceto medio-alto: in primo luogo Ostiense (0,15%), seguito da Testaccio e Centro Storico (0,07%), Esquilino e San Lorenzo (0,06%), Gianicolense e Della Vittoria (0,05%), Trastevere, Farnesina ed Eroi (0,04%), con l’eccezione di Casilino nel V Municipio a est (sempre 0,04%). In valore assoluto i residenti uniti civilmente sono 28 a Gianicolense, 23 al Centro Storico, 21 a Esquilino, 13 a Della Vittoria, 12 a Ostiense, 11 a Monte Sacro Alto (che corrisponde a Talenti) e 10 a Tuscolano Sud e Torpignattara, mentre in ben 61 zone, molte delle quali periferiche, non vi è stata alcuna unione civile.
- Fonte: elaborazione su dati Roma Capitale – Anagrafe comunale al 31.12.2016
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