La sedicesima #mapparoma torna ad occuparsi dei servizi pubblici e privati, dopo la mappa dedicata ad asili, cultura, negozi e piazze. Questa volta il focus è su un altro insieme di servizi che, in forma diversa, concorrono a formare la qualità della vita dei cittadini: gli impianti sportivi, le strutture sanitarie (ospedali, ambulatori e case di cura, che incidono sui risultati dell’indice di sviluppo umano), i presìdi della sicurezza (sedi delle forze dell’ordine) e i centri anziani. Va comunque tenuto presente che gli impianti sportivi e le strutture sanitarie non sono frequentate solo da chi vive in prossimità, e che quindi la loro disponibilità per abitante misura solo la maggiore o minore vicinanza ad essi, ma il loro effetto benefico sulla qualità della vita trascende il territorio dove sono insediati; considerazioni analoghe valgono per i presìdi della sicurezza, che svolgono la loro azione su un territorio più ampio rispetto al quartiere dove sorgono. I dati sono tratti dall’indagine Provinciattiva del 2010, che seppure datata rimane l’unica che rende disponibili queste informazioni a livello di zona urbanistica.
Gli impianti sportivi pubblici o privati (mappa in alto a sinistra) appaiono particolarmente concentrati lungo due assi: il primo e principale è il fiume Tevere, dai confini comunali a nord passando per il Foro Italico e per l’Eur, fino al Litorale di Ostia; il secondo, più piccolo ma comunque importante, è l’Appia Antica e in generale il quadrante sud-est. Nel dettaglio dei quartieri, il massimo si raggiunge, come è normale attendersi, in molte zone non residenziali (Tor di Valle, Villa Ada, Foro Italico, Castel Porziano, Villa Borghese, ecc.); tra le sole zone residenziali, i valori più elevati sono nelle zone lungo il fiume o sul mare, con poche eccezioni ad est: Castel Fusano (2,3 impianti ogni 1000 abitanti), Villaggio Olimpico (2,2), Centro Direzionale Centocelle (1,8, ad est), Grottarossa Ovest e Casilino (1,6, quest’ultimo ad est), Eur e Valco San Paolo (1,5). Il numero di impianti è invece zero in 19 zone: oltre al Celio in centro, in molte aree periferiche esterne al GRA come Sant’Alessandro (IV Municipio), Omo (V), Acqua Vergine (VI), Barcaccia e Gregna (VII), Porta Medaglia e Santa Palomba (IX), Massimina e Pantano di Grano (XII), Santa Maria di Galeria (XIV), Santa Cornelia e Prima Porta (XV).
Le strutture sanitarie pubbliche o private (mappa in alto a destra: ospedali, ambulatori e case di cura) sono invece concentrate dentro il GRA, soprattutto nel I e II Municipio e all’Eur, nonché (grazie alle cliniche private) lungo l’asse dell’Appia Antica, mentre lo sono meno nelle zone più periferiche salvo alcune eccezioni a nord, a est e sul Litorale. Anche in questo caso, la disponibilità più elevata si registra in alcune zone non residenziali (Università, che comprende il Policlinico Umberto I, e Foro Italico), seguite da Grottarossa Ovest (2 strutture ogni 1000 abitanti), Eur (1,4), Celio (1,2), XX Settembre, Omo, Casetta Mistica e Prati (1,1), Pisana e Salario (0,7). Il numero di strutture sanitarie è invece zero in 42 zone periferiche esterne al GRA, ma anche in quartieri più centrali come Testaccio, San Lorenzo, Villaggio Olimpico e Tufello.
Anche per i presìdi della sicurezza (mappa in basso a sinistra) si osserva una certa concentrazione dentro il GRA, e in particolare nel I e II Municipio, ma con un quadro maggiormente frastagliato, dovuto al numero limitato di sedi delle forze dell’ordine in città, che non riescono a coprire in maniera adeguata tutto il territorio comunale. Tuttavia, se le zone scoperte dentro al GRA sono abbastanza vicine ai presìdi esistenti, molte delle zone periferiche appaiono parecchio distanti. I valori più elevati sono quelli di Celio (0,47 presìdi ogni 1000 abitanti), XX Settembre (0,42), Appia Antica Nord e Villaggio Olimpico (0,36), Trastevere (0,30), Aventino (0,24), Parioli e San Lorenzo (0,22), Prati, Eur e Centro Storico (0,21), Settebagni (0,20 per la presenza della polizia stradale). Sono invece ben 73 le zone senza alcun presidio, compresi quartieri popolosi come Eroi, Trullo, Casilino, Ostiense, Pietralata, Conca d’Oro, Testaccio, Tufello e Torrespaccata.
Al contrario, la diffusione dei centri anziani (mappa in basso a destra) appare più equamente distribuita sul territorio, con una buona copertura anche in periferia e fuori dal GRA, e una minore presenza a Roma nord e a sud verso i confini comunali. A parte alcune zone non residenziali dove i centri sono comunque a servizio dei quartieri limitrofi (Villa Pamphili per Gianicolense, Foro Italico per Farnesina, Zona Archeologica per Esquilino), i valori più elevati sono quelli di Aeroporto dell’Urbe, che comprende Castel Giubileo (2,2 centri ogni 1000 abitanti), Acqua Vergine, che corrisponde a Ponte di Nona (1,7), Pineto (1,5), Villaggio Olimpico (1,4), San Vittorino (1,3), Bufalotta, Romanina e Boccea (0,95-0,96), Casal Boccone (0,9), Ponte Galeria e Massimina (0,73-0,74), Mezzocamino (0,7). Sono infine 56 le zone senza centri anziani, tra cui nel I e II Municipio Celio, Aventino, Trionfale, Parioli, Salario e Flaminio, e in periferia, tra gli altri, Fidene (III Municipio), Sant’Alessandro (IV), Tor Fiscale (VII), Decima (IX), Santa Maria di Galeria (XIV) e Prima Porta (XV).