Quando si parla di Roma spesso si finisce per cadere nella trappola dei luoghi comuni, della visione stantia di una città che non c’è più, dell’inconsapevolezza di come cambiano i romani e dove si spostano. Lo sterminato territorio capitolino è interrotto da barriere visibili e invisibili che determinano realtà urbane molto diversificate, spesso poco conosciute, e in continua evoluzione.
Oggi, nell’era della connettività universale, una volta allontanati dai percorsi più battuti a Roma si può avere la sensazione di fare un salto nel buio e, un po’ come accadeva ai navigatori del quindicesimo secolo (loro sì, per colpa di mappe inesatte), di imbattersi in nuove terre, piene di problemi ma anche di potenzialità.
L’esperimento che abbiamo voluto chiamare #mapparoma rispecchia la nostra volontà di condividere una finestra sulle reali differenze esistenti nella città, sulle caratteristiche e le dinamiche di un territorio grande e complesso. Proprio per questo, non ci limiteremo a guardare alle diversità tra i Municipi, che è l’analisi più abituale, ma andremo al maggior dettaglio possibile, cercando di utilizzare dati sia a livello dei singoli quartieri, sia puntuali e georeferenziati.
Ci auguriamo che le nostre mappe siano consultate da tanti, ma soprattutto da quelli che le politiche le devono pensare e disegnare.
Roma, 8 Febbraio 2016
Keti, Federico e Salvatore