Gli effetti della crisi economica e le trasformazioni urbane degli ultimi anni hanno profondamente ridisegnato il tessuto sociale delle città europee. Roma, per le sue caratteristiche territoriali e storiche, rappresenta un caso studio utile per esaminare le contraddizioni generate dalle dinamiche urbane contemporanee. Una città divisa in termini di servizi e opportunità, dove secondo l’Istat la percentuale di laureati è del 38% nei quartieri benestanti del Nord e meno del 9% nelle periferie. Dove ci sono più di due cinema, teatri o biblioteche ogni mille abitanti nei quartieri centrali e nessuno in molte aree periferiche. Keti Lelo, ricercatrice in Economia all’Università Roma 3, insieme a Salvatore Monni, professore di Economia a Roma 3, e Federico Tomassi, economista all’Agenzia per la coesione territoriale, ha raccolto questi dati e li ha analizzati attraverso l’utilizzo delle mappe. Da questo lavoro è nato il libro “Le mappe della disuguaglianza. Una geografia sociale metropolitana” edito da Donzelli. Continua a leggere.